Luoghi da Visitare

Luoghi da Visitare

Scopri i fantastici luoghi da visitare in Sicilia

Il Barocco ragusano

Dopo Noto, il tour nel Barocco siciliano prosegue verso il ragusano per scoprire tre perle: Scicli, Modica e Ragusa.

Scicli è la “Vigata” del Commissario Montalbano, conosciuta dal pubblico attraverso la
popolare fiction Rai. Il centro è un concentrato di palazzi in pietra chiara eleganti, come Palazzo Spadaro, Palazzo Veneziano-Sgarlatta, Palazzo di Città e il Palazzo Beneventano, e strade su cui affacciano ristoranti e localini. Il panorama più bello si gode di sera, salendo verso la chiesa di San Matteo che domina la città: dall'alto, con le luci tutte accese, Scicli appare come un piccolo presepe.

A soli dieci chilometri, ecco Modica che accoglie con l'iconico duomo di San Giorgio in cima a una scalinata. Ai lati, gli Orti di San Giorgio sono il punto di ritrovo per un aperitivo all'aperto, ma il must è il giro nelle botteghe dei mastri cioccolatai per fare scorta di cioccolato: qui viene preparato come ai tempi degli Aztechi, pestato a freddo con zucchero e spezie. 

Fatti 15 chilometri, si giunge infine a Ragusa con il quartiere storico di Ibla dominato dalla cupola blu del Duomo. Si gira tra le sue stradine pittoresche e tortuose scoprendo chiesette barocche silenziose, giardini e palazzi nobiliari. Da non perdere: Santa Maria alle Scale, la cattedrale di San Giovanni e il Palazzo delle Poste.

Il castello di Donnafugata

120 stanze riccamente adornate, circa 8 ettari di parco monumentale ed una location veramente affascinante, fanno del Castello di Donnafugata una delle dimore nobiliari più belle ed interessanti di tutta la Sicilia. Si tratta di un antico castello medioevale, probabilmente appartenuto ai Chiaramonte, che nel 1648 fu acquistato da  da Vincenzo Arezzo-La Rocca e poi adornato dal barone Corrado Arezzo, che la trasformò in una ricca dimora di campagna.

Se vi trovate nelle vicinanze (dista solo 15 km da Ragusa) non potete perdervi questo spettacolo!
Perché si chiama Donnafugata? Bella domanda! Attualmente le ipotesi sono diverse:: secondo un’antica leggenda il perfido barone Bernardo Cabrera si era invaghito della regina Bianca di Navarra la quale, non corrispondendo il suo amore, venne rinchiusa in una delle stanze del castello. La regina comunque riuscì a fuggire attraverso gallerie sotterranee che la condussero nelle campagne circostanti. Da qui il nome di “donna fugata”. Quanto di inventato e quanto di vero c’è in questa storia? Probabilmente non lo sapremo mai!


Scicli

Perché visitare Scicli? Semplice: perché è una città bellissima.
Divenuta Patrimonio dell’Umanità nel 2002, insieme agli altri centri della Val Di Noto, Scicli è la città che non ti aspetti: meno blasonata di Ragusa Ibla o di Modica, ma non per questo meno bella, in questo splendido centro storico, dove antico e moderno coesistono con una straordinaria naturalezza, si respira un’aria particolare, difficile da descrivere. Il turismo di massa non è ancora arrivato. Al contrario c’è un turismo più consapevole, maturo, che giunge fin qui perché attratto dalle location della fiction del Commissario Montalbano e rimane abbagliato dalla straordinaria bellezza dall’arte tardo barocca che in queste zone trova la sua massima espressione.

Sembra di essere a casa, perché il turista non viene preso in giro, non viene trattato da turista, non gli vengono propinati i soliti prodotti ostentati come simbolo della sicilianeità: qui il turista viene trattato con rispetto, gli viene offerto il meglio. E quando va a mangiare non può che leccarsi i baffi!

Le meraviglie di Ragusa Ibla tra Barocco e Montalbano

Bisogna ringraziare la fiction televisiva del Commissario Montalbano se Ragusa Ibla ed i suoi bellissimi tesori sono diventati noti non soltanto al mondo intero, ma persino ai siciliani stessi! E’ incredibile come un centro di così straordinaria bellezza sia rimasto nascosto per tanto tempo, ed è incredibile che ci sia voluta una fiction per renderlo così noto. Ma al di là di tutto, siamo molto orgogliosi che Ragusa Ibla sia un tesoro della nostra amata Sicilia.
Si tratta dell’antico centro storico di Ragusa, costruito attorno ad una collinetta alta circa 400mt, andato distrutto con il terremoto del 1693 e poi ricostruito in stile tardo barocco. Ed è proprio il barocco il vero protagonista di Ragusa Ibla, con le sue splendide chiese e gli antichi palazzi, tanto da diventare Patrimonio dell’Umanità.

Visitare Ragusa Ibla è un’esperienza che bisogna fare almeno una volta nella vita. E’ un luogo che esula da tutti gli schemi, a volte si ha quasi l’impressione di essere usciti dalla Sicilia e di essere arrivati in un paese a se stante. Le strade sono pulite e silenziose, ovunque regna la calma, l’organizzazione ed il rispetto sia per il turista che per il cittadino. Poiché le strade della cittadina sono tutte piuttosto strette ed in salita, vi consigliamo di lasciare l’auto lungo la strada ai piedi della collina e camminare a piedi, con gli occhi sempre puntati verso l’alto, lasciandovi guidare dai campanili e dalle cupole che svettano su tutto. E’ un percorso che metterà a dura prova le vostre ginocchia, ma ne vale assolutamente la pena.

Modica

Città barocca del Val di Noto, Modica si trova nel sud est della Sicilia e fa parte delle città patrimonio mondiale UNESCO dal 2002.
Si tratta di una città di origine neolitica, capitale di un’antica e potente Contea, che vanta un ricco repertorio di specialità gastronomiche, oltre a un grande patrimonio artistico e culturale. Oggi è nota soprattutto per la produzione del tipico cioccolato di derivazione azteca.
Il centro storico della città, interamente ricostruita a seguito del terremoto del 1693, è suddiviso in due grandi quartieri: Modica Alta e Modica Bassa. Oggi camminare per le vie di Modica significa fare un percorso intriso di storia tra palazzi tardobarocchi, chiese con maestose gradinate e grandi capolavori.
Le campagne del modicano, caratterizzate da una fitta rete di “muri a secco” che delimitano gli appezzamenti di terreno, sono trapunti di maestosi alberi di carruba, ulivi e fichi d’India e regalano paesaggi davvero suggestivi.
Modica è la località perfetta per una
vacanza in Sicilia, un ottimo punto di partenza per visitare le città barocche del Val di Noto e fare un tuffo nelle acque limpide delle sue coste ricche di spiagge dorate.

Marina di Ragusa

Marina di Ragusa si trova a pochi chilometri da Ragusa verso sud, è affacciata sul canale di Sicilia ed è la più apprezzata e rinomata località turistico-balneare della Sicilia Sud-Orientale, dal clima mediterraneo ideale per oltre 8 mesi l'anno. Luogo ricercato di vacanza e di svago, offre ampie opportunità di relax e di divertimento, ed accoglie, durante l'alta stagione, oltre 60.000 villeggianti provenienti da tutta la Sicilia sud-orientale, ospitando turisti italiani e stranieri che sempre più scoprono e apprezzano i suoi lidi di sabbia dorata finissima, la sua riviera popolata di locali notturni, pub, ristoranti e negozi che offrono il meglio della ristorazione e dello shopping, in un contesto di serena e ordinata socialità, desiderata e custodita dalla sua gente mite e gelosa della sua "qualità della vita", che la rende foriera di occasioni sempre nuove di incontro e di amicizia.
La bellezze delle spiaggie iblee è stata recentemente premiata con due importanti riconoscimenti. La Fondazione per l'Educazione Ambientale ha assegnato nell'edizione 2009 la Bandiera Blu a Marina di Ragusa ha inserito nella mappa del mare doc italiano la ridente frazione balneare ragusana perchè non solo il mare si presenta pulito e balneabile ma dove sono state adottate misure a favore del turismo sostenibile e dell'educazione ambientale.
Inoltre nel giugno 2009 è stata attribuita a Marina di Ragusa "La Palma d'oro" fra i litorali più amati del Belpaese per la sabbia dorata e finissima delle sue spiagge.

Scoglitti

Scoglitti è una località marittima posta al centro del mediterraneo, ed è una frazione del comune di Vittoria (Ragusa). La città si affaccia sul Canale di Sicilia a sud di Tunisi, il suo territorio è pianeggiante e le spiagge sono ricoperte da dune, il clima è secco e temperato.
Per molto tempo Scoglitti era stata, attraverso il suo piccolo scalo marittimo, la via più rapida per l’esportazione del vino e di altri prodotti caseari dell’intera zona del ragusano. Tra i vini prodotti ricordiamo il “Cerasuolo di Vittoria” riconosciuto D.O.C. nel 1973, fortemente voluto da tutti i produttori del Ragusano.

La casa di Montalbano

La casa del Commissario Montalbano, che si trova a Punta Secca, frazione di Santa Croce Camerina.
Si tratta di un piccolo villaggio di pescatori, quasi disabitato durante l’inverno, ma popolato d’estate, quando i proprietari delle case vanno lì a trascorrere la loro villeggiatura.
La casa è esattamente come la si vede nella fiction. Si affaccia sul mare su un tratto di spiaggia libera ed ha due balconi, uno al piano terra ed uno al primo piano, dove solitamente Montalbano consuma i suoi pasti quando è in casa. Si tratta in realtà di un Bed & Breakfast dove ovviamente è possibile soggiornare quando non viene girata la fiction e dove è possibile provare l’ebrezza di dormire nelle stesse stanze dove dorme il commissario. A patto che siate disposti ad accettare i tanti curiosi che fotografano la facciata della casa a tutte le ore del giorno!

Caltagirone

Tra tutte le città del Val di Noto, dichiarate patrimonio UNESCO nel 2002, Caltagirone è sicuramente quella più originale. Qui infatti, oltre al tipico stile tardo barocco che caratterizza palazzi e chiese dei paesi delle zone limitrofe, spiccano alcune eccellenze artigianali che hanno reso Caltagirone famosa in tutto il mondo, ovvero la ceramica ed i presepi.

Esiste un fortissimo legame che lega Caltagirone alla lavorazione della ceramica. Un legame che trae le proprie origini da un passato molto antico, a partire dai tempi dei Greci, e che nel corso dei secoli si è sempre più fortificato, fino a trasformare Caltagirone nella Città della Ceramica. La produzione artistica, che si è arricchita grazie alle dominazioni che questo territorio ha vissuto nel corso della storia, ha oggi un suo stile particolare che è sempre facilmente riconoscibile. Quando vedi una ceramica sai subito che si tratta della Ceramica di Caltagirone. 
Tra gli oggetti più caratteristici e più apprezzati ci sono le Teste di Moro di Caltagirone. Sapete perché si realizzano teste di moro in ceramica? Tutto ha origine da una storia/leggenda dai connotati un po’ macabri. Si narra infatti che a Palermo, durante la dominazione araba, un soldato saraceno fece la corte ad una giovane fanciulla che viveva nel quartiere della Kalsa. Dopo varie insistenze il soldato riuscì a conquistare il cuore della ragazza ed i due divennero amanti. Ma l’idillio non durò a lungo. Quando infatti la ragazza scoprì che il soldato aveva moglie e figli che lo attendevano al suo paese, colta da un improvviso raptus di gelosia decise di uccidere il soldato. Non contenta gli tagliò la testa e vi coltivò dentro una pianta di basilico che esponeva in bella mostra sul davanzale di casa. Poiché il basilico cresceva rigoglioso, i vicini decisero di costruire vasi in ceramica a forma di testa di moro dove potere anche loro coltivare le loro piante.

Noto e l'Oasi di Vendicari (Sr)

Palazzi color miele e la cattedrale di San Nicolò che domina la città dalla cima di una scenografica scalinata. Noto è una delle meraviglie del Barocco siciliano. La si scopre passeggiando tra le sue eleganti strade, dove si affacciano boutique, ristornati e caffetterie dove gustare ottime granite. Una delle più tipiche è Via Corrado Nicolaci che, a metà maggio in occasione della tradizionale Infiorata, si copre di tappeti di fiori.

A qualche minuto di macchina, il mare protetto della bella Riserva Naturale Oasi Faunistica di Vendicari, con i resti dell'antica Tonnara e della Torre Sveva, e con i percorsi per i trekking punteggiati dalle postazioni per il birdwatching. Ci si rilassa sulla Spiaggia Marianelli e di Eloro o ci si crogiola al sole sulla battigia di Calamosche, forse la più famosa.

Marzamemi (Sr)

Un tempo borgo di pescatori, oggi piacevole località turistica sul mare. La sorpresa lungo la Sp19, che da Noto porta a Pachino, è Marzamemi, un grumo di case basse e infissi colorati raccolte intorno alla piazza e all'antica tonnara. In estate, ospita il bel Festival del Cinema di Frontiera, con proiezioni in centro sotto le stelle (quest'anno, se tutto va bene, dovrebbe essere a settembre), 

Qui si viene per mangiare nei tipici ristoranti sul mare, fare scorta di tonno, ventresca e altre prelibatezze tipiche (dai pomodorini essiccati all'olio d'oliva e al cioccolato di Modica) da Campisi e Adelfio. E per godersi il mare.

Il Litorale Spinazza è a pochi passi dal centro e circondato da calette da cui ammirare il tramonto. Ma è bella anche la spiaggia Cavettone a poco più di un chilometro e, poco oltre, c'è San Lorenzo, con l'acqua dalle sfumature azzurre e turchesi.

Puntando a meridione, invece, in pochi minuti si raggiunge Portopalo di Capo Passero, il punto più a Sud della Sicilia, e l'isola delle Correnti, dove il Mediterraneo incontra lo Ionio: due delle spiagge più selvagge della costa.

Il Plemmirio e la Riserva naturale di Cavagrande del Cassibile (Sr)

A pochi minuti d’auto dal centro di Siracusa, il tratto della penisola della Maddalena, da Punta Castelluccio (in foto) a Punta Milocca, è per gli amanti del mare selvaggio. Falesie bianche che si gettano nell’azzurro, grotte, spiagge e calette: è l'area marina protetta del Plemmirio. 

Si fa il bagno a Massoliveri o nel mare blu di una delle calette di Punta Mola e Ripe Bianche. Ma si fa anche surf: quando il vento soffia, le onde che si sollevano davanti a Ognina sono il divertimento degli sportivi con la tavola e la vela.

Per un'immersione nella natura, a 20 chilometri a sud del borgo, c'è anche la Riserva integrata di Cavagrande del Cassibile, un canyon nel verde con laghetti smeraldo scavati nella roccia in cui tuffarsi (la CNN li ha definiti uno dei posti più belli dove fare il bagno).

Siracusa

Ortigia è il cuore storico di Siracusa. Palazzi color miele, strade lastriscate che luccicano al sole e portano verso il mare. Presto si incontrano alcuni gioielli architettonici: il Duomo, con i suoi 2400 anni di storia, sorge su un antico tempio dedicato alla dea Atena. Affacciata sulla stessa piazza, c'è anche la Chiesa di Santa Lucia alla Badia, che custodisce il prezioso dipinto di Caravaggio, Il seppellimento di Santa Lucia. Da vedere, anche l'iconica fonte Aretusa, uno specchio d'acqua circondato da papiri, che ha ispirato miti e leggende. 

Appena fuori dalla città, da visitare il parco archeologico patrimonio Unesco, dove si ammira il Teatro greco più famoso al mondo, l'anfiteatro e i resti del teatro romano. Nel parco, si trova anche la presunta tomba di Archimede, e le latomie, delle grandi fessure nella roccia usata un tempo per l'estrazione della pietra. La maggiore e più famosa è quella del Paradiso, conosciuta anche come Orecchio di Dioniso per la forma: fu Caravaggio a inventare l'appellativo, ricordando la leggenda secondo cui il tiranno di Siracusa, Dioniso I, era solito ascoltare i discorsi dei prigionieri che teneva qui rinchiusi.

Palazzolo Acreide (Rg)

Meno famoso, ma vale una piccola gita venendo da Ragusa, Palazzolo Acreide, uno dei Borghi più Belli d'Italia a 700 metri tra i monti Iblei. È una piccola bomboniera, con il teatro greco, il tempio di Afrodite e le latomie del parco archeologico, le chiese tardo-barocche, i palazzi e i vicoli medievali che hanno fatto da sfondo a Cavalleria Rusticana di Zeffirelli. 

La scalinata più scenografica è quella che porta alla Basilica San Sebastiano, in piazza del Popolo, dove si trova anche la Basilica di San Paolo. Caratteristica la balconata dei 27 mascheroni di palazzo Iudica-Cafici oggi Caruso, in via Garibaldi. Nella cosiddetta via dei Santoni, si trova invece il più grande santuario rupestre del Mediterraneo.

Da provare, infine, la salsiccia presidio Slow Food, tipica del borgo, prodotta con nove tagli di suino, finocchietto e vino rosso.

Agrigento

Nella Valle dei Templi di Agrigento, si ammirano alcune delle rovine più spettacolari della Penisola italiana. Il Tempio della Concordia è uno dei templi greci meglio conservati ed è stato preso a modello per disegnare il. logo dell'Unesco. Nella visita si ammirano anche le rovine dell'antica città di Akragas, mentre in cima a una collina si trova il Museo Archeologico di Agrigento.

Dal passato al presente, il passo è breve ad Agrigento. Non lontano da qui, a circa 10 chilometri, si incontra Favara, la cittadina trasformata dalla street art - e dai suoi abitanti - in un laboratorio culturale a cielo aperto, grazie al Farm Cultural Park, l’innovativo quartiere artistico, animato da gallerie, bar, ristoranti ed eventi culturali.

Chi cerca la natura, la trova nel paesaggio selvaggio e nelle spiagge sabbiose della Riserva Naturale Torre Salsa e a Eraclea Minoa, oltre che nella spettacolare Scala dei Turchi, le scenografiche scogliere bianche a picco sul mare azzurro.

Piazza Armerina (En)

I mosaici che si ammirano nella villa romana del Casale, sito Unesco a Piazza Armerina, si estendono su circa tremila metri quadrati. Risalgono al IV secolo d. C e sono una meraviglia: la raffinata fattura e la cura posta nei chiaroscuri, accomunano questi mosaici con gli affreschi rinascimentali. Le opere riportano sia scene mitologiche, sia momenti di vita quotidiana. Ma tra le scene epiche riprodotte, la più famosa è quella della sala delle dieci giovinette, ritratte impegnate negli esercizi ginnici in un costume a due pezzi. 

In città, da visitare anche la chiesa di Sant'Andrea, riccamente affrescata, e il duomo, con la facciata che si illumina al tramonto.

A 20 chilometri, il museo archeologico regionale di Aidone è il completamente naturale della visita alla villa del Casale.

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